Vite parallele di tre città etrusche
Vetulonia, Pontecagnano e Capua

Il progetto intende esaminare le vicende storico-archeologiche e la produzione artistica di quelle comunità di Etruschi “fuori d’Etruria” che, costituendo delle vere e proprie enclaves, si svilupparono, sin dagli inizi dell’età del Ferro (I millennio a.C.), in area campana a continuo contatto con le popolazioni italiche indigene, nel quadro di un continuo processo di osmosi e contaminazione che investe l’identità ed i tratti peculiari di popolazioni differenti contraddistinte, nel rituale funerario, rispettivamente dal rito della cremazione e dell’inumazione.
L’attenzione è rivolta in particolare al territorio campano, eletto a tutti gli effetti al ruolo di mediatore principale degli scambi di carattere culturale-commerciale stabiliti sin dai primordi dell’età del Ferro, ossia in una fase storica che precede l’impianto delle più antiche colonie greche sul litorale tirrenico, fra i centri dell’Etruria propria e quelli gravitanti nel settore più meridionale della Penisola, comprendente la Basilicata, la Puglia, la Calabria, collegati geograficamente mediante quella sorta di corridoio naturale rappresentato dal Vallo di Diano.